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  ORA ET LABORA !  



 MONACI BENEDETTINI SILVESTRINI
 Bassano Romano (VT)


...Un sussurro natalizio
da tutti noi a tutti Voi!....



«Adeste Fideles, Laeti triumphantes! 
Venite, venite in Bethlehem. 
Natum videte, 
Regem angelorum... 
...Venite, adoremus Dominum».

Un inno assai noto, cantato ovunque in questi giorni, ci rivolge un invito assai particolare: siamo sollecitati ad “andare”, a uscire e smuoverci dal nostro facile torpore, persino dalle nostre umane misure e fragili sicurezze, per raggiungere Bethlehem. Una meta non affascinate, non tra le predilette dai visitatori. Fa parte soltanto del turismo religioso e di coloro che credono ad un messaggio che viene dal Cielo ed è avvolto nel mistero. Siamo invitati a “vedere” Colui che è nato, che viene definito Signore e Re degli angeli. L’invito quindi fa un esplicito appello alla nostra fede perché il vedere deve poi sfociare nell’umile e fervente adorazione di Colui che è nato. La fede, ben alimentata, ci consentirà di riconoscere nel bambino il Re dei re e il Signore dei signori. Tutto ciò ci evita di cadere invece nella facile tentazione di sostituire l’occhio  luminoso della fede con quello annebbiato della ragione. La ragione infatti di certo ci distoglierebbe da Bethlehem, ancor più dalla grotta e forse anche dal Bambino perché lo vedremmo soltanto nella sua debolezza e nella nativa fragilità e, tra l’altro in un luogo e tra persone che nulla hanno di regale. A Bethlehem, specie in quella grotta, tutto è troppo piccolo rispetto alle nostre misure, tutto è povero e umile a confronto con le nostre attese di grandezza, tutto ci appare inadeguato rispetto alle le nostre urgenze di riscatto e con la nostra innata logica del potere. Di conseguenza ancora una volta trasferiremmo il natale nelle luminarie delle strade, negli addobbi variopinti delle vetrine dei negozi, nei piccoli presepi delle case, nelle feste mondane e nelle cene, continuando poi nel giro di poche ore o al massimo di qualche giorno i soliti inevitabili lamenti per i mali che ci affliggono ci restano incollati, spegnendo definitivamente la fede e la speranza. E il Bambino ancora oggi, dopo duemila anni non troverebbe posto nei nostri cuori e nelle nostre case; sarà rilegato in una grotta! Prima di muoverci allora, per evitare il buio triste della vita e l’amara delusione di un irreparabile fallimento, rimbocchiamo l’olio nella lampada, accendiamo la lucerna, facciamo ardere in noi la fede, imploriamola dal Bambino, poi “lieti e trionfanti” entriamo nella grotta. Così tutto ci apparirà luminoso: il nostro credo farà brillare la povertà trasformandola in sovrumana ricchezza, la stalla rilucerà più di una regia e soprattutto riusciremo finalmente a capire la grande lezione di amore, di misericordia e di umiltà che il buon Dio vuole darci con quella nascita. Se riusciremmo a leggere con la luce giusta, ci verrà spontaneo, portandoci magari spiritualmente nel presepio vero di Bethlehem, inneggiare al Signore con le parole di San Paolo:

Cristo, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini. Apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra;e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.

Non ci resta che piegare le ginocchia, dare spazio alla preghiera, lodare e benedire Dio, ringraziare di cuore il Bambino che è nato, ringraziare la Madre sempre Vergine, l’umile e solerte San Giuseppe e dopo scambiarci un fervente e cordiale Buon Natale, che sarà efficace per noi e per tutti voi.


I Monaci Benedettini Silvestrini del Monastero san Vincenzo.
Bassano Romano 201
2


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In omnibus glorificatur Deus!

 

 




Congregazione Benedettina Silvestrina
Monastero San Vincenzo M
Bassano Romano (VT)

http://sanvincenzo.silvestrini.org
email: sanvincenzo@silvestrini.org
- 2012 -