MONACI
BENEDETTINI SILVESTRINI
Bassano Romano (VT)
Dal Chiostro
Auguri di Santa Pasqua
Dal chiostro un augurio
di Buona Pasqua.
Il Dio del cielo è venuto, si è incarnato ed è vissuto tra noi. Per quaranta giorni si è rifugiato nel deserto in un rigoroso digiuno, in un silenzio turgido di fervente preghiera. Ha vissuto la sua quaresima e si è lasciato tentare dal maligno. Noi smarriti e disorientati a cercarlo nel deserto del nostro mondo. Ha predicato l’amore senza limiti, che si fa carico delle altrui debolezze e
predispone fino al dono supremo della vita. Non esiste un amore più grande di questo!
Ha percorso e percorre le strade del nostro mondo e ci ha trovato ancora una volta affaticati ed oppressi, distratti, inquieti e rassegnati. Vittime del male, offuscati nei sensi dell’anima, pieni di brame e privi di bene. Ha toccato con mano l’ardire del piccolo uomo che tentato, tenta di vivere come un dio, ma senza Dio. L’uomo che vuole cogliere i propri frutti avvelenati e rifiuta quelli buoni del Padre celeste.
Ha costatato il folle proposito del piccolo uomo che addirittura ha osato e osa mettersi contro Dio in una sfida impari, assurda, peccaminosa, letale. Cristo Gesù è passato a raccogliere e prendere su di se il peccato del mondo, tutto il male del mondo e per questo supremo atto di amore ha subito una atroce assurda condanna, si è fatto vittima per noi. Dopo una lunga e crudele tortura, lo abbiamo appeso ad una croce e poi chiuso e sigillato per sempre in un sepolcro nuovo. Abbiamo così potuto “vedere” il Volto appassionato di Dio e il suo cuore umano divino grondare sangue ed acqua. Quella sua morte è diventata la fonte del bene.
La storia, la vita, lo stesso autore della vita sembrava dovessero ormai
tacere per sempre in quell’eterno tenebroso sepolcro. Trafitto, sconfitto dagli uomini e ingoiato dalla morte, nessuno poteva immaginare che proprio da quella passione, da quella croce, da quella morte, da quel sepolcro, da quell’orrendo peccato, potesse sgorgare in un mattino pieno di luce, una vita nuova, una universale definitiva risurrezione.
Il Crocifisso risorto diventa per noi l’annunciatore della pace, il garante di un nuovo e indefettibile patto di alleanza tra Dio e gli uomini, l’avvocato nostro presso il Padre, che confuta l’accusatore e ci riapre la via del bene. La SUA diventa la NOSTRA Pasqua!
Gli innocenti e i crocifissi del nostro mondo diventano i concelebranti prediletti del Cristo risorto nella celebrazione del suo eterno Sacrificio.
Le passioni degli uomini e tutte le umane sofferenze trovano in Lui il motivo per diventare fonte di merito e di
doverosa espiazione. Tutto questo è la nostra Pasqua, la nostra completa ed universale redenzione. È l’esperienza esaltante che ci immerge nell’amore gratuito che perdona, nel mare sconfinato della divina misericordia, in quel paradiso di piena felicità dove splendono di luce le anime dei salvati. Quello è il luogo del nostro riposo, la meta ultima ed eterna della nostra vita, l’ultima nostra Pasqua.
Il divino redentore ora ci affida il compito di essere a nostra volta testimoni e artefici della pace. Celebranti con la vita di una Pasqua eterna. Egli ci dona l’energia buona per riscoprire il bene, il vero bene, la stessa energia che ci rende capaci di respingere da noi le seduzioni del male. Il Signore è ancora in preghiera per noi affinché siamo una cosa sola nella perfezione della carità. Egli vuole che la sua gioia sia in noi e la nostra gioia sia piena.
È l’augurio fervido che formuliamo per tutti noi, per tutti voi, per le vostre famiglie.
BUONA E SANTA PASQUA A TUTTI.
I Monaci Benedettini Silvestrini del Monastero san Vincenzo.
Bassano Romano 2007