MONACI
BENEDETTINI SILVESTRINI
Bassano Romano (VT)
Dal Chiostro
Auguri di Santa Pasqua
Dal chiostro un augurio
di Buona Pasqua.
Tutto è iniziato da un atto di assurda presunzione consumato prima in cielo da un angelo seguito da una schiera e poi ripetuto pari, pari da noi uomini sin dal principio. La pretesa è stata ed è ancora quella di annullare quella normale, logica ed inevitabile dipendenza che necessariamente intercorre tra Creatore e creatura, tra padre e figlio. È l’unico limite alla nostra perfezione. Per superare quel limite non accettato, abbiamo reclamato e preteso una indipendenza totale, incondizionata, senza confine alcuno, neanche quello del bene. Abbiamo chiesto ed ottenuto la nostra abbondante dose di libertà e ci siamo avventurati spavaldamente negli spazi inesplorati del male fino a terminare nel branco degli immondi. Così noi, esseri umani, abbiamo costruito il nostro primo sepolcro e posto un pesantissimo macigno sulla nostra umana coscienza. Abbiamo rinnegato l’opera
mirabile del Creatore e poi abbiamo lasciato spavaldamente la casa paterna, siamo usciti dall’ambito del suo amore. Comincia sempre così la tristissima avventura dei poveri senza Dio. Abbiamo imparato a peccare, a ribellarci a Lui, a stravolgere il suo essere, accusandolo del nostro male e condannandolo ad una morte atroce, tentando ripetutamente di oscurare la sua presenza. Pesa ancora sulla nostra natura ferita e su ognuno di noi questo orrendo peccato. È un fetore di morte che appesta la vita del mondo e le coscienze degli uomini. Proprio in questi giorni stiamo sperimentando ancora una volta l’inattesa risposta del nostro Creatore e Signore al ripetersi della stessa condanna, degli stessi misfatti. Noi rileghiamo ancora nel buio del sepolcro la Vita e l’Amore e queste esplodono con rinnovato vigore con la forza dell’Infinito, nel trionfo dell’amore che perdona. Così Dio è impazzito per noi, è impazzito d’amore: pur di riaverci sani e salvi è diventato uno di noi. Lui, l’offeso e il reietto, si è caricato dei nostri peccati, ha pagato con il dono della vita il nostro riscatto. Ha celebrato il peccato con una grande e solenne ostensione della misericordia pur di rientrare nel buio dei nostri cuori.
Assistiamo così al moltiplicarsi all’Infinito delle risurrezioni: i riscattati risorgono, i macigni più pesanti vengono rimossi e uno squarcio di cielo limpido come d’innocenza, fa rinascere in tutti la speranza. È la mia e la tua Pasqua. È la Pasqua della nostra umanità sofferente. È l’uomo che ritrova la via del ritorno, la via del bene ed ha la forza di ricreare l’armonia con il suo creatore, con il suo prossimo e con tutto il creato. È la riscoperta della verità, quella che ci rende veramente e completamente liberi. Si dilatano così gli spazzi dell’anima, torna la vista e finalmente siamo capaci di desiderare e raggiungere gli stessi sublimi ideali, quelli che sgorgano dall’Infinito, dall’unico Creatore e Signore, da Gesù risorto. Auguriamo a tutti e ad ognuno di sentire e vivere così la Pasqua, come una ininterrotta celebrazione della divina misericordia e come una ritrovata speranza del trionfo finale del bene, nonostante le inevitabili passioni che ci uniscono al Martire divino e che noi abbiamo imparato a vivere come via alla risurrezione. Per ognuno, per te in particolare, un ricordo nella preghiera e le più elette benedizioni. BUONA PASQUA DAL PRIORE E DA TUTTI I MONACI
P.S. Don Felice, Priore Conventuale neo
eletto, ringrazia di cuore tutti coloro che gli hanno inviato felicitazioni, auguri e preghiere.
BUONA
PASQUA!
I Monaci Benedettini Silvestrini del Monastero san Vincenzo.
Bassano Romano 2005